Nostos si mette in mare per ritornare alla sua terra dopo una guerra sanguinosa. Siamo in zona mito: l'eroe, come Ulisse, compie un viaggio lungo e periglioso in una natura pura e spesso terribile nella sua indifferenza, ma anche dentro se stesso. Bellissima la scena in cui l'eroe resta immerso nell'acqua, isolato dal mondo, in uno smarrimento fisico ed esistenziale molto toccante.
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Il linguaggio, specie di gramelot che echeggia dialetti dell'antichità, pone l'azione in un luogo e in un tempo remoti.