Questo volume raccoglie i testi dell'ultimo ciclo di lezioni universitarie che Giacomo Debenedetti ha dedicato alla poesia del Novecento: dopo un capitolo introduttivo centrato sull'ermetismo di Mallarmé, si passa all'esame dei maggiori poeti italiani del secolo, dedicando particolare attenzione alla dimensione narrativa, quasi romanzesca, della lirica.
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Lo sforzo di lettura e di decifrazione del critico conduce a un'indagine tipologica, distinguendo il filone "ermetico" (Montale, Ungaretti, Luzi) da quello in cui il linguaggio assume una funzione "relazionale" (Saba, Penna, Noventa, Sereni); d'altra parte, come annota Alfonso Berardinelli nella sua prefazione, "spingendoci a leggere narrativamente e ragionevolmente anche la poesia più astratta e irragionevole, ne rende visibile il rovescio e la storia occulta". Questo saggio è stato pubblicato per la prima volta nel 1974, con una introduzione di Pier Paolo Pasolini ripresa anche in questa edizione.