Prigionieri di città ferite, smarriti in un futuro privo di riferimenti umani, immersi in un degrado senza rimedio causato da ignoti disastri planetari o da inesorabili leggi entropiche, i personaggi di questi racconti si sforzano di sfuggire a un destino che ha la precisione di un meccanismo ad orologeria.
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Accanto a uomini e donne che hanno talora l'astratta fissità dei simboli, protagonisti delle storie sono i paesaggi: città in abbandono, aeroporti immensi, spiagge e deserti sconfinati, fiumi notturni, mattatoi fuori le mura, cieli segnati da nubi e da colori. Sogno, realtà e virtualità si mescolano di continuo.