Il volume raccoglie una ricca scelta, nell'amplissima produzione di Humboldt, di opere di filosofia della politica, della storia, dell'arte, del linguaggio. Queste ultime - quelle che più hanno lasciato il segno nella storia della filosofia - percorrono una via del tutto alternativa a quella che avrebbero in seguito imboccato Heidegger e l'ermeneutica.
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Il cammino di Humboldt verso il linguaggio non ha infatti nulla a che fare con il «portare il linguaggio in quanto linguaggio al linguaggio», che è la suprema forma ontologica dell'ermeneutica rivolta a svelare, attraverso l'essenza del linguaggio, anche l'essere del linguaggio che parla al posto dell'uomo. La riflessione di Humboldt sul linguaggio e sulla storia è, al contrario, l'origine della tradizione filosofica che congeda l'ontologia in nome dell'antropologia storicistica e pluralistica.