L'autrice mette a disposizione un racconto narrato sempre con gli occhi della protagonista - che non sa mai cosa c'è dietro a una porta, e trepida, col lettore, per l'ignoto prossimo minuto - e una scrittura capace di delineare personaggi complessi e atmosfere sensibili.
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Aggiungendo al tema una elaborazione acutissima sulla psicologia della fragilità - un'ambiguità che aiuta a spiegare l'amore che un amante delle debolezze ambigue e delle ambigue normalità come Hitchcock nutriva per i romanzi di questa scrittrice: inserendo questo nella sua celebre antologia della suspense del 1959.