Durante la fiera del maggio 1712 l'affermato compositore Carlo Francesco Pollarolo aveva offerto al pubblico vicentino un'opera seria, Peribea in Salamina, con intermezzi comici, in occasione dell'inaugurazione del nuovo teatro alle Grazie. Qualche mese dopo era scoppiata in città un'epidemia contagiosa che aveva messo a dura prova la città.
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In questo triste contesto, il teatro musicale rappresentava l'unica nota lieta e diversiva. Ed è appunto a Vicenza, in questo torno di tempo, che avviene il debutto di Antonio Vivaldi come compositore di opere in musica. L'esordio è del maggio 1713 al Teatro di Piazza (ex-Garzerie) con l'opera "Ottone in villa" (versi di D. Lalli). Poi, nel giugno, la stessa troupe di cantanti ingaggiati da Vivaldi verrà nuovamente impiegata dal compositore in occasione delle celebrazioni, nella chiesa domenicana di Santa Corona, della canonizzazione di papa Pio 5. Si tratta di un oratorio a quattro voci dal titolo "la vittoria navale predetta dal santo pontefice Pio V Ghisilieri"; negli intermezzi previsti dall'opera, a intervallo dell'azione sacra musicale, Vivaldi si esibì come violinista, in gara con l'organo grande appositamente costruito per le celebrazioni. La descrizione delle celebrazioni così come dell'apparato scenico eretto nella chiesa è stato trascritto da un manoscritto della Biblioteca civica Bertoliana e viene qui riprodotto.