Modesto impiegato nell’azienda un tempo appartenuta a suo padre, «il Bohun dell’acciaio, il Bohun del petrolio», di cui si diceva: «Sui suoi passi nascono la rovina e la guerra», e poi passata nelle mani di colui che era solo un faccendiere e un prestanome, Christophe Bohun non ha né ambizioni, né speranze, né desideri, né nostalgie.
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Si lascia svogliatamente amare da una moglie di irritante perfezione e da una cugina da sempre infatuata di lui. Alla morte del padre, però, Christophe trova in un cassetto, ben in evidenza, una busta sigillata: dentro, una lista di parlamentari, giornalisti, banchieri che, all’epoca del crac finanziario, avevano ricevuto dal vecchio Bohun somme ingenti per convincere il governo a incentivare i preparativi bellici. Riuscirà questa potenziale arma di ricatto, e di riscatto, a scuoterlo dal suo «molle torpore»?