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Treviso | Museo Bailo | SeLALUNA presenta: "Di petrolio e poesia" di  Mattia Morretta

Treviso | Museo Bailo | SeLALUNA presenta: "Di petrolio e poesia" di Mattia Morretta

27 aprile 2024 ore 16:00

Sala Congressi Museo Bailo

Nella cornice del Museo Bailo, presso la sua sala congressi, l'associazione SeLALUNA presenta Mattia Morretta con Di petrolio e poesia: L’eredità di Pier Paolo Pasolini.

Presentazione e intervista di Concetta Murè; Lettura dei testi: Guido Conte

L'ingresso è libero e gratuito

Mattia Morretta è psichiatra e sessuologo nell’Agenzia Tutela Salute di Milano, membro della Commissione Psicoterapia dell’Ordine dei Medici di Monza, è stato fondatore e presidente della prima Associazione italiana di volontariato nel campo dell’Aids. Ha pubblicato libri di approfondimento psicologico e di critica culturale, tra i quali: Il percorso del morire (1995), Che colpa abbiamo noi. Limiti della sottocultura omosessuale (2013), Tracce vive. Restauri di vite diverse (2016), Viva Dalida. Icona immortale (2017), Questo matrimonio non s’ha da fare. Crisi di famiglia e genitorialità (2019). Il saggio pubblicato nel 2021 e ristampato nel 2023, Tra di noi l’oceano. Modernità di Emily Brontë ed Emily Dickinson (Gruppo Editoriale Viator, Milano), ha ricevuto il premio speciale della giuria del Premio Letterario Internazionale Antica Pyrgos. L’ultima sua pubblicazione è Di petrolio e poesia, l’eredità di Pier Paolo Pasolini (2022).

L’opera DI PETROLIO E POESIA approfondisce la natura e le caratteristiche dell’ossessione sessuale di Pasolini, alla luce delle vicissitudini private e sociali dell’epoca, attingendo soprattutto alle pagine più controverse del postumo Petrolio.

La personalità dell’intellettuale a tutto campo e di pubblico dominio, sovraesposto e prigioniero di una notorietà a doppio taglio, viene indagata dal punto di vista psicologico e letterario, mettendo a fuoco la sua pederastia conflittuale e frustrante, vissuta con ragazzi “figli di nessuno”, di vaga ascendenza classica e non dissimile da quella tipica del turismo sessuale che il nostro Paese ospitava sino a metà del Novecento.

La tormentata esperienza dello scrittore è inquadrata nella tradizione di omo-bisessualità mediterranea, evidenziando i collegamenti contenutistici con autori italiani e stranieri consimili (da Proust a Lorca e Kavafis, da Forster a Isherwood e Spender, da Comisso a Penna). Un ritratto in chiaroscuro di un caso di coscienza per l’intera società, che ne rivaluta la produzione poetica quale migliore eredità. 

Morretta Di petrolio e poesia. L’eredità di Pier Paolo Pasolini per le Edizioni Croce offre un approccio inedito e imponente sull’opera dell’autore. Equilibrista della parola, Morretta non è nuovo a queste escursioni impossibili nelle profondità inesplorate della natura umana e, a differenza degli avventurieri dell’azzardo, sa tornare a galla portando con sé il bottino di missioni dalle quali nessuno potrebbe ritornare illeso.

C’è nella sua scrittura una caratteristica di grande fascinazione. Come nei migliori Pamphlet filosofici la parola deve sfoggiare il numero massimo di significati e così la cifra stilistica, aristocratica ma composta, riesce ad esprimere con naturalezza tutti e novantanove i nomi di Dio, parafrasando i sacri testi coranici. Il manifesto filosofico e intellettuale si sostanzia nella provocazione candida della personalità duale dello scrittore, capace di navigare nella pozza petrolifera densa di incubi pur mantenendo il rapporto con un cuore elegiaco che sublima le ossessioni a sfondo sessuale. Il “petrolio” a cui fa riferimento Morretta è il titolo dell’ultimo lavoro letterario di Pasolini, un repertorio frammentario di allegorie umane incompiute ma sufficienti a far vacillare l’asse della coscienza, immobilizzata dagli strumenti di contenimento psichici e sociali. Morretta compie questa operazione con metodo psicologico, restituendo una narrazione impreziosita da frammenti letterari dello stesso protagonista e di altri autori che condividono la stessa complessità nelle relazioni.”