Nessuno, dai tempi di Traiano, riuscì a conquistare così tanti territori come l'imperatore Giustiniano: cresciuto tra la caduta dell'impero romano d'Occidente e l'espansionismo islamico del VII secolo, il suo dominio si estese lungo tutto il Mediterraneo.
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Divenuto celebre per la riconquista dell'Italia, per le campagne militari in Nord Africa, per la costruzione di monumenti spettacolari come la basilica di Santa Sofia e per le chiese della Ravenna bizantina, il suo impero fu contrassegnato anche da momenti oscuri e drammatici: le lotte intestine per la conquista del potere, i conflitti religiosi, la devastante pandemia di peste che lo flagellò. Con talento narrativo, appassionato utilizzo delle fonti antiche e uso originale delle più recenti scoperte archeologiche, Peter Heather introduce i lettori a un capitolo ingiustamente trascurato del nostro passato, dimostra che Giustiniano fu più che un'anomalia tra l'era di Attila e quella di Maometto e offre nuove e fondamentali interpretazioni sulle politiche, le strategie e il pensiero di un gigante della storia il cui impero fu l'ultimo atto della romanità universale e l'alba di una nuova compagine storica, destinata a durare nei secoli.