Questa conferenza è stata pronunciata da Benjamin Constant all'Athénée Royal nel 1819. Partendo dalla dicotomia "libertà degli antichi/libertà dei moderni", i lettori sono interrogati, con un gioco di trasposizioni successive, sui rapporti esistenti fra libertà politica e libertà civile, fra cittadino e Stato, fra l'individuo dotato di diritti e il potere sempre propenso a violarli.
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Questa edizione si propone di definire che cosa sia quest'opera, quali legami abbia con l'insieme del pensiero costantiniano e con il momento storico, quale sia il suo posto nel quadro dello sviluppo del pensiero liberale. Introduzione di Giovanni Paoletti e saggio di Pier Paolo Portinaro.