Agostino Alpago (spesso confuso con Andrea Alpago, correttore dei testi di Avicenna), figlio di Girolamo Alpago, fu in relazione con molti studiosi di botanica a lui contemporanei. La collaborazione con il veneziano Michiel è documentata dai libri di quest'ultimo, mentre i rapporti con Melchiori e Mattioli sono illustrati da testimonianze epistolari.