Tra il 1946 e il 1974, anno della sua morte, Gianna Manzini compose cronache di moda per la rivista "La fiera letteraria" con lo pseudonimo di "Vanessa". Appena dopo il dopoguerra, e fin a poco prima delle rivoluzioni sessantottine, si conquistò lo spazio artistico per esprimere il suo sentirsi "donna moderna".
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Scrisse da giornalista (pur non essendolo) brani sulla donna "in moda", comprese l'importanza della moda italiana che sbocciava nel cuore degli anni Cinquanta. Questo volume è una raccolta di quegli articoli in cui si intravede una specie sottile di rivendicazione attualissima di emancipazione femminile attraverso la bellezza.