Il presente volume è frutto di una ricerca paziente e accurata che ha portato l'autrice a inseguire, "stanandole", tracce iconografiche capaci di riannodare i fili di una trama, devozionale e sociale che a Feltre, tra i secoli 15. e 16. dovette essere assai più vistosa di quanto appaia oggi.
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Il lavoro che l'autrice ha dedicato alle tracce del Sole raggiante e del Nome di Gesù riscontrabili a Feltre e nel suo territorio muove da Bernardino da Siena, grandissimo promotore della devozione al Trigramma. La vicenda di questo santo, predicatore e grande comunicatore, fu segnata da un successo strepitoso; dopo il 1450, anno della sua canonizzazione, numerosi novizi dell'ordine di San Francesco videro proprio in Bernardino da Siena il modello da seguire e da emulare. E dunque non stupisce che il giovane Martino da Tomo, a Padova, nel 1460, una volta vestito il saio francescano, abbia assunto il nome di Bernardino. La parabola del beato feltrino documenta il continuo confronto con il suo omonimo predecessore. I Soli raggianti e i trigrammi IHS, che furono il marchio iconografico di Bernardino da Siena, non divennero il blasone di Bernardino da Feltre, per il quale fu invece il Trimonte dei Monti di Pietà. Ma a Feltre - è questa l'intuizione alla base del lavoro di Tiziana Conte - le cose andarono diversamente. La memoria e la devozione verso Bernardino da Feltre assorbirono la preesistente devozione nei confronti del suo omonimo senese... (dall'Introduzione di Matteo Melchiorre)