Negli anni '30, da un paesino del centro Italia, Mimì arriva a Roma giovanissima e molto povera: è bella e sa cantare, ma per arrotondare le magre entrate che la sua attività di soubrette le assicura, e mantenere anche un figlio avuto troppo presto, si prostituisce, pronta a tutto, a bruciare se stessa e chi incrocia il suo destino.
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Passando per teatri, bordelli e feste in grandi alberghi, incontra gerarchi, giornalisti e bohemien, industriali arricchiti dal fascismo e malavitosi: un mondo effimero pieno di piccole miserie, popolato da esistenze vissute nell'ombra e destinate a essere spazzata via dalla guerra.