"Scimmiotto" è tratto da uno dei grandi romanzi cinesi dell'epoca Ming. Il titolo originale suona Hsi yü chi (Storia di un viaggio in Occidente), e ne è autore Wu Ch'eng-en di Huaian nel Kiangsu, vissuto tra il 1510 e il 1580 d. C.
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E' un lunghissimo racconto in cui si mescolano le avventure di due personaggi, uno favoloso, Scimmiotto, e uno realmente vissuto, il monaco Hsuan Xang detto anche, alla maniera indiana, Tripitaka, vissuto nel 7. secolo d. C. Questi passò alla storia per aver compiuto un viaggio in India a raccogliere testi buddisti; intorno a tale peripezia si era andato formando già allora un vastissimo ciclo di leggende fantastiche, notissimo in Cina dove ha ispirato versioni teatrali e racconti di cantastorie. L'altro personaggio, Scimmiotto, uscito dall'immaginazione popolare, ha antichissime origini mitiche. Scimmiotto è infatti niente meno che un "dio burlone" (come ce ne sono in tutti i cicli mitici), ed è l'essere che si contrappone alle divinità celesti, lo scapestrato che ne combina di tutti i colori.