Siamo noi la "gente di corsa" alla quale Tiziano Rossi ha dedicato questo suo libro ricco di risonanze interne, con accordi ed echi quasi musicali.
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Per ogni pagina due quartine appaiate, dedicate ciascuna a una persona, identificata con una iniziale (i bambini che popolano la prima e l'ultima sezione, che vale come nuovo inizio), un nome (i giovani) o un cognome (gli adulti e gli anziani). Una scheggia di vita, un'emozione colta al volo, un'immagine rubata con la coda dell'occhio, in cui è possibile afferrare il riflesso di un'intera esistenza.