La società internazionale è dilaniata da contraddizioni che ne minano la coerenza interna e che investono tutti i campi, da quello economico a quello ideologico, etico, sociale. Gli USA pretendono di essere alla guida di questo mondo sconnesso e ne costituiscono l'immagine amplificata; essi non sono la causa dello sfacelo ma lo strumento principale attraverso cui lo sfacelo si compie.
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Il libro affronta questa "crisi di sistema", sempre più evidente anche se negata dall'establishment, e che alla fine del millennio ha perduto improvvisamente, con la morte dell'impero sovietico, anche l'ultimo elemento che permetteva un fragile equilibrio: l'esistenza di poteri bilanciati.