"Una delle piccole meraviglie del mio viaggio" confessa Bryson riferendosi al suo primo contatto con l'Europa in età giovanile "fu scoprire che il mondo poteva essere tanto vario da originare modi diversi di fare in pratica le stesse indentiche cose, tipo mangiare e bere e acquistare biglietti per il cinema.
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Mi affascinava come gli europei potessero essere tanto uguali tra loro - tal punto da risultare al comtempo universalmente intellettuali e cerebrali, guidare auto minuscole e vivere in piccole case di cttà antiche, amare il calcio, essere relativamente così poco materialisti e rispettosi delle leggi, avere alberghi con camere gelide e locali dove bere e mangiare in un'atmosfera intima e invitante - pur rimanendo così eternamente e sorprendentemente diversi. Amavo l'idea che in Europa non ci fosse nulla di definitivo". Parecchi anni dopo, diventato adulto, sposatosi e trasferitosi in Inghilterra, Bryson sente di nuovo il richiamo del viaggio e parte alla riscoperta di un'Europa ormai vicina alla fine del secolo. "Una città o l'altra" è il diario di viaggio di questo curiosissimo e acuto turista che, tra corriere che non arrivano mai e treni superaffollati di varia umanità, in balia di autisti dall'istinto omicida e di albergatori stravaganti, attraversa da Nord a Sud l'Europa partendo da Hammerfest, la città più settentrionale del mondo, per arrivare fino a Istanbul, alle porte dell'Oriente. In mezzo, per fissare ognuna delle tappe successive, sul taccuino del viaggiatore finiscono inedite istantanee di alcune tra le più suggestive città europee, scorci di monumenti, ritratti di personaggi irripetibili, insieme a contrattempi esilaranti, inevitabili incidenti di percorso, osservazioni acute, disavventure gastronomiche, flashback dei viaggi precedenti. E quel viaggio nel cuore della civiltà e dell cultura che apparentemente non dovrebbe più racchiudere insidie particolari per lo straniero travolge invece, ancora una volta e inevitabilmente, il turista, catapultandolo in una dimensione "esotica" e aprendolo a una nuova percezione della realtà. "Una città o l'altra" è un diario di viaggio. L'autore, in balia di autisti dall'istinto omicida e di albergatori stravaganti, attraversa da Nord a Sud l'Europa partendo da Hammerfest, la città più settentrionale del mondo, per arrivare fino a Istanbul, alle porte dell'Oriente. In mezzo, per fissare ognuna delle tappe successive, sul taccuino del viaggiatore finiscono inedite istantanee di alcune tra le più suggestive città d'Europa, scorci di monumenti, ritratti di personaggi irripetibili, insieme a contrattempi esilaranti, inevitabili incidenti di percorso, osservazioni acute, disavventure gastronomiche, flashback dei viaggi precedenti.