La parola catastrofe evoca lutti e distruzioni. Ma per catastrofe si è anche intesa una variazione continua, graduale e piccola nelle condizioni di un fenomeno, in grado di produrre un grande effetto, un grande mutamento, talvolta visibile nella forma.
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All ora il mondo che ci circonda ci offre innumerevoli esempi di catastrofe: una figura luminosa, un'onda che si frange, la formazione di un essere vivente, il battito del cuore, l'acqua che bolle.
Il francese René Thom iniziando negli anni '60 lo studio di q uesti fenomeni, ha finito per provocare una controversia nell'establishment scientifico internazionale perché le catastrofi non sono una teoria scientifica nel senso corrente del termine. Questo è il primo libro dove, dopo un'esposizione delle catastrofi essenziale ma ricca di esempi e figure, si affronta la controversia analizzandola in tutti i suoi aspetti, matematici, filosofici, storici e di politica scientifica. Di fronte a casi come questi ci si chiede perché i ricercatori scientifici siano così ostili ai cambiamenti ed intolleranti nei confronti dei punti di vista che appaiono radicalmente nuovi ed eretici. Una farfalla che batte le ali nella foresta amazzonica può generare una perturbazione meteorologica a Londra. Questa eventualità è diventata nel frattempo tanto popolare da venir citata sempre più spesso come esempio dei sistemi 'caotici' e 'complessi'. Ma l'effetto farfalla è in realtà una generalizzazione delle catastrofi. I modelli di Thom hanno dato origine ad applicazioni e sviluppi nei campi più svariati, dall'idrodinamica all'embriologia, dalla linguistica all'economia.