Molti hanno letto il "Diario di Anna Frank" o la biografia di Etty Hillesum, ben pochi conoscono l'opera di Charlotte Salomon, che delle due giovani donne condivise la sorte.
[...]
Pur raccontando tragici avvenimenti, come la persecuzione razziale, i molteplici suicidi avvenuti in famiglia, la sua non è un'opera tragica: la persecuzione razziale, infatti, è quasi un'eco nel lavoro di Charlotte, non il tema conduttore. Con una mescolanza di linguaggi, pittura-scrittura-musica, la giovane donna narra in 1300 gouache la sua vita, compiendo un viaggio a ritroso nel tempo e nell'interiorità riuscendo ad emergere dal suo stato di sofferenza e a far sgorgare la propria creatività, liberandosi dalle gabbie di un destino che sembrava ineluttabile.