Lui: Guido, quarantenne, asciutto, il volto attraente ma spettrale, solo lo sguardo vivo e inquieto, caporedattore Interni di un telegiornale.
Lei: Chiara, trentenne, vagamente androgina, femminista, insegnante di storia e filosofia in un liceo scientifico.
[...] La loro storia, deflagrata con un'attrazione intellettuale da parte di lei e una fisica, violente, da parte di entrambi, un anno dopo, consuma la propria crisi in una sazietà triste che provoca in Chiara un malessere profondo, una sempre più evidente volontà di chiudere quell'esperienza, che lasica a sua volta in Guido il tormento d'un vuoto semplice e nudo. Dietro di loro, genitori con i quali i rapporti sono stati elementari e fuggevoli, percorsi dall'astio non dichiarato che preclude ogni vera confidenza. La morte delle rispettive madri sembra schiudere nuovi orizzonti, ma all'improvviso due tragici eventi scuotono l'ambiente mondano e quello politico-televisovo...