Sherlock Holmes, nei racconti di Conan Doyle, parla sovente del suo metodo, e ne parla sempre in termini di "deduzione". Da tempo anche i logici e i filosofi della scienza, quando discutono del metodo scientifico, dedicano sempre alcune righe a Sherlock Holmes.
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Spesso si è fatta strada l'idea che quella che Holmes chiama "deduzione" rappresenti un esempio di metodo "ipotetico deduttivo". In effetti quello di cui parla Holmes era già stato definito dal semiologo e logico americano Charles Sanders Peirce come "ipotesi" o "abduzione". Di qui l'idea di questo libro che unisce il piacere della rivisitazione di un mito dei nostri tempi all'interesse per i problemi della conoscenza congetturale o del "paradigma indiziario".