È sufficiente ascoltare i commenti dei visitatori alle mostre delle fotografie di Henri Cartier-Bresson per rendersene conto: le sue immagini si possono leggere nel più profondo silenzio ma possono ugualmente suscitare riflessioni, apprezzamenti, interrogativi.
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Per questo abbiamo proposto a una serie di personalità, molto differenti tra loro, di scegliere ognuno una fotografia e dire, in poche parole, ciò che questa evoca e cosa suscita nell'immaginario dell'individuo che ha accettato di prestarsi al gioco. Tutto è nato per festeggiare l'ottantesimo compleanno di Henri: avevamo mostrato insieme immagini e testi,
in una mostra al Palais de Tokyo di Parigi che ha fatto poi il giro del mondo arrivando anche in Italia, a Milano e Bologna... Così si sono ritrovati, appesi uno accanto all'altro, Giacomelli, Arikha, Leymarie, Scianna; pittori che la fotografia non lascia indifferenti come Alechinsky, Arroyo, Matta, o scrittori come Sciasela, Roy, Baricco, Gascar, Miller, Tabucchi, filosofi come Baudrillard, Virilio e molti altri amici.