Prima raccolta di poesie in dialetto veneto di Damiano Visentin, pizzaiolo di 24 anni, per di più allergico alla farina.
[...]
Una poesia che si muove all'interno di un triangolo emotivo ai vertici del quale troviamo, oltre al luogo di lavoro e di formazione (l'osteria), l'intimità amorosa della sua casa, della sua stanza, del suo letto, della non solo sua pelle, e lo spazio aperto dell'universo, fatto di nuvole, sole, stelle visti attraverso gli occhi di chi non vuole ancora cedere alla disillusione dell'età adulta e sotto i quali si apre quella terra-prigione intrisa d'acque che sembra rappresentare il suo unico orizzonte geografico.