L'evaso da "Alcatraz" non ha più ne tempo né voglia di apparire virtuale. Ormai jack è lo straniero, incarna una categoria dell'anima, ha capito che non si può essere davvero liberi senza essere un altro.
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Da un bambino intrappolato nel suo game boy, al vizio dei salutismo di Stato, dalla masturbazione indicibile oppio di un popolo, alla domanda sulla pubblicità più invasiva e segreta di tutte: "siete giornalisti o marchettari?", questo epistolario si legge come il romanzo autobiografico di un Paese in fortissima crisi, l'unica opinione in grado di mettere d'accordo sia la destra che la sinistra, restando sullo stomaco a entrambe.