Anticipando di un decennio le aperture del Concilio Vaticano II, don Benedetto Calati, oggi monaco ottantaseienne, ha restituito alla famiglia camaldolese l'antica radice spirituale e soprattutto ha lasciato in queste pagine il "sogno" di un cristianesimo mistico, intessuto di poesia, per aprirsi finalmente ad un'effettiva e piena conciliarità, riconoscere la compiuta parità, anche a livello ministeriale, tra uomo e donna, e assumere l'ecumenismo e il dialogo interreligioso come vie privilegiate e necessarie del nuovo cammino della fede e della Chiesa nel millennio che si apre.