Nella poesia dialettale di Valerio Da Pos ricorrono temi politici (sulla giustizia), misogini, anticlericali, autobiografici. La produzione in lingua italiana, da considerarsi valida in campo nazionale, fu imitata (Ronzon segnalò un evidente caso di plagio).
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Da Pos pur essendo autodidatta, lesse in lingua originale Voltaire, Rosseau, Orazio, Marziale, Seneca, e la sua opera risente di un certo barocchismo di maniera e della mancanza (come notò F. Pellegrini) di labor limae.