Una biografia romanzata che racconta la vita scandalosa e bruciante di una giovane donna che sogna di diventare scrittrice nel mondo in fiamme degli anni Trenta e Quaranta. Giornalista, fotografa, reporter, viaggiatrice, poetessa, autrice di romanzi e racconti, Annemarie Schwarzenbach (1908-1942) fu considerata una promessa della sua generazione.
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Morta solo a trentaquattro anni dopo una vita scomoda e ribelle, una vita fra l'impegno e la fuga, fra i viaggi ai limiti del mondo e quelli ai limiti di sé, la scrittrice è stata riscoperta solo nell'ultimo decennio fino a diventare in molti paesi d'Europa oggetto di culto.. - Annemarie Schwarzenbach (1908-1942) fu scrittrice, archeologa, fotografa, giornalista, una donna colta, raffinata e bellissima, che «sembrava incarnare tutta la storia d'Europa». Figlia di un ricco industriale zurighese, avrebbe potuto godere di un'esistenza agiata e comoda; per essere fedele a se stessa, invece, scelse una vita irregolare e scandalosa, sempre in fuga, sempre in viaggio, dalla Persia agli Stati Uniti fino in Congo, alla ricerca di «nient'altro che se stessa». Muovendosi sapientemente tra verità documentaria e invenzione, l'autrice sottrae all'oblio un personaggio femminile straordinario, figlio del Novecento come pochi altri, e lo trasfigura in una grande prova narrativa. In "Lei così amata", Melania Mazzucco ha fatto rivivere la Schwarzenbach a discapito di questo gesto che voleva sottrarre eventuali segreti di famiglia agli occhi borghesi del loro ambiente; e ce la ripropone, con i suoi lati ribelli e fragili allo stesso tempo, in una prosa che riflette la poesia di un’intera vita.