A Manhattan, in una notte come tante, una donna spetta in strada il rientro a casa di un senatore, una pistola nella tasca. Nel cuore cova una sete di vendetta personale per la fine cruenta del figlio e per un marito scomparso prematuramente.
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Dietro quelle morti e le misteriose uccisioni dei Figli di Erin, un sedicente gruppo di estremisti irlandesi, si annida un segreto tra i meglio custoditi dell'amministrazione statunitense, passato di presidente in presidente, in un giallo internazionale che si dipana tra Washington e New York, per sbarcare a Londra e andare a toccare la delicata questione della pace in Irlanda, attivando i servizi segreti dei due blocchi al di qua e al di là dell'oceano. A muoversi con scaltrezza e intuito investigativi nella nutrita schiera di contatti e coperture ritorna il rodato pool del brigadiere Charles Ferguson, che si fida solo di Sean Dillon, un ex agente dell'IRA, e ha per mano sinistra Hannah Bernstein, nipote di un rabbino, con un fiuto particolare per gli intrghi al potere. Le indagini a tutto campo si sa sempre dove iniziano e mai dove possono condurre, soprattutto se contro di loro gioca un infiltrato all'interno della Casa Bianca. Incalzante nel ritmo, ricco di colpi di scena, un thriller ad alta tensione che conferma il talento di un maestro del genere. New York: notte fonda, pioggia battente, una donna attende al cancello di una villa signorile, ha una pistola nella borsa e sta aspettando che il Senatore rincasi. Washington: il telefono squilla ininterrottamente sulla scrivania di Blake Johnson, capo della divisione antiterrorismo della Casa Bianca. Qualcuno sta metodicamente assassinando i militanti di un sanguinario gruppo di estremisti dell'IRA, mettendo a repentaglio i delicati equilibri del processo di pace avviato in Irlanda. Londra: il premier inglese ha in mente un nome, Sean Dillon, ex terrorista, ora suo fedele collaboratore. L'unico uomo in grado di risolvere il caso.