Nell'autunno del 1937, mentre lo spettro della guerra aleggia sul continente europeo, André Szara si trova a Praga, dove lavora come giornalista della "Pravda". Russo di origini ebraiche, Szara è sopravvissuto ai progrom zaristi, alla guerra civile del suo paese e alle purghe staliniane, e ora svolge piccoli incarichi per conto dei servizi segreti sovietici.
[...]
Quando gli viene chiesto di seguire un uomo in viaggio per Ostenda, Szara non può immaginare che si ritroverà, nel giro di poche ore, implicato in un omicidio. E non può sapere che quella morte è solo l'inizio di un delicato gioco di spionaggio che farà di lui un bersaglio scoperto. Grazie, infatti, a una ricevuta trovata addosso al cadavere dell'uomo che aveva pedinato, Szara viene in possesso di un vecchio rapporto della polizia segreta zarista sulle attività di un provocatore che in un primo tempo si era infiltrato tra i rivoluzionari e in seguito aveva raggiunto i vertici della nomenklatura comunista. Adesso qualcuno vuole che quel documento venga reso pubblico e divulgato. Szara è ormai una pedina pericolosamente in bilico sulla linea di confine che separa le due fazioni interne al servizio segreto del suo paese. In una fuga disperata che lo porterà dalla Lituania alla Svizzera, dalla Polonia in fiamme alle adunate naziste di Berlino, Szara scoprirà che anche all'interno della gerarchia tedesca c'è chi cospira contro la dittatura di Hitler. E che in quel grigio mondo fatto di alberghi a buon mercato, di amici scomparsi e di amori destinati a finire in una notte, tutti lottano da soli. Paragonato a maestri come Graham Greene e Eric Ambler per la sua capacità di riprodurre le atmosfere dell'Europa prima del conflitto, Alan Furst ha firmato un libro ricco di suspense e di passioni, nel quale un uomo solo è costretto a combattere per la memoria del suo popolo, al di là di qualsiasi ideologia. Autunno 1937: André Szara, ebreo, giornalista della Pravda, sopravvissuto ai pogrom polacchi, alla guerra civile russa, alle purghe staliniane, accetta di fare qualche lavoro di poco conto per i servizi segreti sovietici. Ma si trova coinvolto in un omicidio, e viene in possesso di un vecchio rapporto della polizia zarista che descrive le attività di un agente provocatore, dapprima infiltrato nelle file dei rivoluzionari, e successivamente asceso ai massimi livelli della gerarchia comunista. Ben presto, Szara scopre di essere una pedina nella lotta senza quartiere di due fazioni rivali del servizio segreto: così come, fuggito in Germania, scoprirà che esistono settori dell'apparato statale ostili al nazismo.