Tra cronaca e diario, in una prosa fresca e vivace, il libro ci fa conoscere Israele attraverso gli occhi di un giovane ebreo italiano alla ricerca delle proprie radici. Con l'onestà e la curiosità dei vent'anni, l'autore ci racconta la quotidianità di un gruppo di ragazzi che vivono tra dubbi e domande a cui è difficile dare risposta.
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Ne emerge uno spaccato della realtà israeliana, in cui le contraddizioni vengono vissute nella loro drammaticità, senza cercare mai di tirarsi indietro di fronte alla fatica dell'interrogarsi. Un libro che coinvolge e diverte, e che affronta senza paura i vari aspetti dell'identità ebraica.