Un nonno sfrutta mille occasioni di vita quotidiana per cercar di rendere al nipote Filo non solo comprensibile ma pure simpatico e colmo di suggestioni e sorprese il mondo della geometria. Testo sotto forma di dialogo, illustrazioni bicromatiche, notizie sull'autrice nei risvolti di sovraccoperta. Tornano il nonno e Filippo, detto Filo, ormai bambino-quasi-ragazzo.
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E questa volta chiacchierano di geometria, applicata a crepes e tramezzini, ai terreni degli antichi Egizi, alla metropolitana di Londra, ai pinguini e al pallone da calcio. Insomma, alla vita vissuta. Ed ecco che perimetri, aree e volumi non sono più astratti e noiosi spauracchi scolastici, ma vengono ricondotti al loro significato originario: strumenti di cui l'uomo si è avvalso nei secoli per agire sul mondo. In un dialogo vivace il nonno, ex professore di matematica, racconta all'arguto e simpatico nipote la meravigliosa invenzione del quadrato e delle altre figure geometriche ovunque presenti nei nostri oggetti quotidiani: dai fari delle auto ai barattoli di vernice, dalle cupole geodetiche alle ruote dentate, dai mosaici dell'Alhambra al nastro di Moebius... E nel racconto non mancano curiosità e aneddoti, come l'affascinante storia del teorema di Fermat o la leggenda della regina Didone, le invenzioni di Archimede o gli indovinelli topologici. Età di lettura: da 10 anni.