Nel deserto, del 1911, può essere annoverato tra i migliori romanzi di Grazia Deledda, nella sua piena maturità artistica, che arriva dopo II vecchio della montagna, Elias Portolu, Cenere, L'edera, e poco prima di Colombi e sparvieri e di Canne al vento.
[...]
Dopo aver ricordato che però questo romanzo è tra i meno fortunati della Deledda, e che di questo cercheremo di renderci conto, anticipiamone per sommi capi la vicenda, lasciando a una lettura completa soprattutto la "soluzione" finale. Dalla prefazione di Giulio Angioni.Deserta è la vita metropolitana della Capitale alla quale Lia Asquer spontaneamente si sacrifica, non meno deserta della vita del paese abbandonato dietro l’impulso di vani vagheggiamenti. La lacerazione del distacco, distacco dalla terra d’origine, dagli affetti – di volta in volta strappati dalla morte o dal rifiuto volontario -, dalle giovanili speranze, supportano l’intera macchina narrativa di un «romanzo d’esilio, migrante, sardo romano e borghese».
I documenti della sezione GEN. sono temporaneamente indisponibili. E' possibile attualmente effettuare richiesta di prestito per le seguenti sezioni presenti a Palazzo Bembo: LOG e AUDIOLIBRI (Adulti), R., R.A, R.B, R.C (Biblioteca dei ragazzi)