Reconstruction in philosophy è una vera summa del pensiero di John Dewey.
[...]
Pubblicato per la prima volta nel 1919, fu poi riproposto,
venticinque anni dopo, con una lunga introduzione in cui l'autore ribadiva la necessità di una riforma radicale della riflessione filosofica: una ricostruzione capace di tener conto, e di ricondurre nel campo umano e morale, l'enorme potenzialità del
m e t odo empirico che ha portato al successo delle scienze naturali.
Contro tutti i detrattori della scienza, Dewey mostra che è proprio da un esame dei procedimenti dell'analisi scientifica che possiamo ricavare i nostri ideali democratici. Per questo egli propone, anche in filosofia, un atteggiamento sperimentale.
Il suo modello per la discussione pubblica democratica è quello di una comunità di ricercatori scientifici sinceramente impegnati a
risolvere un problema. In effetti, nella scienza – e Dewey auspica anche nella società – l'intelligenza e la qualità delle soluzioni dei problemi emergenti sono direttamente collegate alla democraticità
della ricerca, cioè alla possibilità da parte di tutte le persone coinvolte di scambiarsi informazioni e avanzare critiche e considerazioni in modo libero e aperto.
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