La legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica) tra le altre cose, ha portato notevoli modifiche alla normativa sulla condizione dello straniero in Italia. Sono stati introdotti nuovi istituti, in primis il reato di immigrazione clandestina e l'accordo di integrazione.
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Con ciò si è nuovamente dimostrato come la normativa sugli stranieri sia una normativa in rapida evoluzione sia perché legata a fenomeni internazionali, quindi a decisioni demandate ad un livello sopranazionale, sia perché risente immediatamente del diverso clima politico. Ciò si traduce in repentini cambiamenti di orizzonte e in nuove formulazioni normative. Negli ultimi 3 anni, anche per l'avvicendarsi di governi alquanto diversi, la normativa è stata più volte riscritta innestandosi in un ormai obsoleto testo unico. Obsoleto, si intende, non tanto per i principi in esso richiamati divenuti valori fondamentali (si pensi al riconoscimento dei diritti della persona straniera, alle modalità di integrazione o alle azioni contro la discriminazione) quanto per tecnica normativa. Concetti alquanto diversi vengono usati come sinonimi: basti pensare alla falsa uguaglianza dei nulla osta e delle autorizzazioni, concetti di diritto amministrativo dissimili tra loro. Inoltre il testo unico manca dell'organicità che dovrebbe essere propria ad una raccolta di norme. Ad esempio non si capisce come mai la modalità di ingresso per volontariato (modalità limitata da quote definite) si trovi in una parte del testo riservata alle possibilità d'ingresso per lavoro non soggette a limiti contingentati. Sebbene in attesa di una riforma organica che sappia sia limare alcune discrepanze attualmente presenti nel testo unico sia coordinare la normativa primaria con quella secondaria, proponiamo un commento che si pone l'obiettivo di riuscire ad anticipare la prossima codificazione, cogliendo, in altre parole, quello che dovrebbe essere lo spirito della normativa. Normativa che da una parte accoglie, integra, semplifica e dall'altra chiude (le frontiere), espelle (anche per motivi amministrativi), moltiplica gli enti. Al testo unico esplicato segue il testo del regolamento di attuazione e dell'art. 1ter del D.L. 78/2009 conv. in L. 3 agosto 2009, n. 102, relativo alla cd. Sanatoria per colf e badanti. Completa il volume un'appendice contenente la normativa relativa ai cittadini comunitari e ai richiedenti protezione internazionale brevemente commentata.