Anderson, Gentile e Buckley passano in rassegna diverse ricerche empiriche sugli effetti dei videogiochi violenti, proponendo tre nuovi studi che vanno a colmare i vuoti più significativi nella letteratura sui tema. Aggiornando il tradizionale Modello Generale di Aggressione, i ricercatori si concentrano sui processi evolutivi e su come l'esposizione alla violenza mediatica possa aumentare la probabilità di comportamenti aggressivi a breve e lungo termine. Il volume ripercorre la storia di questi giochi e della loro crescente diffusione, analizzando i provvedimenti per controllarne la distribuzione, descrivendo la reazione dell'industria produttrice alla scoperta scientifica secondo cui l'esposizione ai videogiochi violenti e ad altre forme di violenza nei mezzi di comunicazione costituisce un importante fattore di rischio nello scatenare comportamenti aggressivi. Opinione degli autori è che la società debba aprire un dibattito costruttivo sulla possibilità di ridurre l'alto tasso di violenza nei mezzi di comunicazione, delineando in questo senso programmi più efficaci di intervento
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. Il volume è un prezioso strumento di approfondimento per studenti e ricercatori di psicologia sociale ed evolutiva e di scienze della comunicazione, ma anche uno spunto importante per stimolare un'attenta riflessione negli adulti che hanno la responsabilità di vigilare bambini e ragazzi che passano sempre più tempo ai videogiochi.