Il volume, oltre ad aggiornare i dati al 2001, presenta due importanti novità: l'analisi degli effetti della legge Turco-Napolitano sul contenimento della criminalità e un nuovo capitolo sugli immigrati come vittime di reati. In genere si pensa che gli immigrati delinquano contro la popolazione autoctona.
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Invece nel libro si mostra che i delitti che spaventano di più gli italiani, come gli omicidi e le violenze sessuali, avvengono sostanzialmente "in famiglia", cioè all'interno del gruppo etnico di appartenenza o tra gruppi contigui. Per i furti di appartamento e i borseggi, invece, la percentuale di quelli commessi a danno di italiani continua ad essere altissima.