Dal sogno dei padri fondatori alla realizzazione della moneta unica, dalla crisi economica all'antieuropeismo dilagante, negli ultimi vent'anni l'Europa ha cambiato fisionomia come mai prima d'ora. Tra economia e politica, tra il potere del capitalismo e le esigenze della democrazia, una riflessione profonda sullo statuto dell'Unione non è più derogabile.
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Perché c'è un antieuropeismo sbagliato, ma c'è anche un antieuropeismo giusto, e il pericolo è che il primo contamini il secondo, facendo naufragare non solo un grande sogno di democrazia, ma anche l'unica prospettiva di salvezza economica per il nostro Paese.