"Si vedeva che c'è in natura una specie minore nel divenire, le piantine crescono da un seme, la gente che in principio è bambina e poi diventa grande, mette i mustacchi. Ma restava fermo il concetto che qualcosa di centrale non diviene affatto.
[...]
Si stava all'interno di una sfera immutabile, leggi analoghe a quelle che governavano le stagioni racchiudevano il nostro mondo come calotte di quarzo. Dentro alla sfera di quarzo ci si sentiva liberi di parlare e di vivere come credevamo." Questo fumetto fa parte di un progetto più ampio, nato per far conoscere la figura di Luigi Meneghello agli studenti delle scuole superiori e per stimolare nuovamente la riflessione sulle sue opere nelle università italiane.