Primo di una serie che il Coordinamento delle Accademie della Lombardia, del Trentino e del Veneto ha voluto dedicare alla storia della Grande Guerra in occasione del centenario, il volume si prefigge di indagare forme, caratteri e trasformazioni delle culture urbane nelle città di retrovia durante il conflitto.
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Gli studi qui raccolti propongono nel loro insieme un quadro ampio e aggiornato delle ripercussioni che le vicende belliche ebbero sulle condizioni di vita, sulle idee e sui comportamenti delle popolazioni delle città più prossime al fronte: dal deterioramento della situazione sanitaria in seguito al dilagare di vecchi e nuovi morbi (il più grave dei quali al "spagnola"), all'inaridirsi della vita intellettuale sottoposta ai condizionamenti della propaganda; dalla diffusione di comportamenti più trasgressivi tra le donne chiamate a sostituire gli uomini nella produzione, all'incontro nelle città - così come nelle trincee - di italiani di ogni contrada, ciò che propiziò un significativo passo avanti del processo di nazionalizzazione degli abitanti della penisola. Quale importanza ebbe sotto quest'ultimo profilo la Grande Guerra è del resto attestato dalla straordinaria fioritura di diari e memorie, non solo di militari ma anche di civili, a cui essa diede luogo.